Economia comportamentale e Teoria dei Giochi
Il modulo affronta il tema del conflitto attraverso la chiave di lettura di diverse ma complementari discipline economiche, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi della materia, che considerano gli operatori economici non tanto come soggetti calcolanti, caratterizzati dalla razionalità astratta dello “homo aeconomicus”, bensì come operatori relazionali complessi, dotati di profili anche emotivi e di modelli di interazione e di scelta non freddamente calcolanti. Si considera, ad esempio, il profilo comportamentale del conflitto come oggetto di analisi economica e come modalità di interazione, da analizzare e gestire in modo corretto per addivenire a soluzioni che risultino efficaci, soddisfacenti, ma anche efficienti dal punto di vista delle risorse economiche, temporali ed umane impiegate.
Si prevede di dedicare attenzione anche agli strumenti provenienti dalla teoria dei giochi, così come alle tecniche di valutazione dell'impatto del conflitto e del danno, considerando anche la proiezione socio-economica dei costi del conflitto. L'obiettivo di fondo di quest'ultima parte è favorire lo sviluppo di un management politico-istituzionale, imprenditoriale e professionale che sappia approcciarsi al conflitto intersoggettivo con consapevolezza degli strumenti disponibili, dei loro costi e benefici, e che sappia pertanto operare scelte efficienti e costruttive.
Nelle sue articolazioni il modulo attraverso i diversi insegnamenti:
Aspetti economici sociali e politici del conflitto
Una prima parte, di carattere più generale, offre una panoramica sugli aspeti economici, sociali e politici del conflitto, valutandone – anche con sguardo quantificativo - l'impatto, i costi e le criticità. Lo scopo è quello di formare operatori capaci di muoversi con fiducia anche negli aspetti statistico-economici legati all'analisi, gestione e soluzione del conflitto;
Elementi di Teoria dei Giochi in ambito economico
Considerando il profilo comportamentale del conflitto, la teoria dei giochi offre modelli per la lettura delle interazioni tra soggetti razionali in contesti competitivi, cooperativi. Questa parte è dedicata ad una modellizzazione astratta volta a comprendere le modalità comportamentali di soggetti razionali interagenti, con lo scopo di aiutare il discente ad organizzare le proprie ed altrui preferenze, a verificare la coerenza fra preferenze e strategie comportamentali, ad analizzare la compatibilità e l'efficienza dei risultati rispetto a preferenze e strategie adottate. Particolare attenzione viene infine dedicata alla ricerca di obiettivi complessivamente efficienti, ovvero in grado di soddisfare contemporaneamente differenti esigenze e posizioni, globalmente considerate. La dimensione “politica” dell'analisi, gestione e soluzione del conflitto viene quindi letta alla luce della “polis”, ossia della comunità civile e sociale all'interno della quale si concretizza, nei suoi profili problematici, l'accadere del conflitto e la sua possibile soluzione;
Economia comportamentale
L'ultima parte di questo modulo, che in tutte le sue articolazioni alterna didattica frontale con strumenti interattivi e di laboratorio pratico, completa il percorso formativo di carattere economico dedicando attenzione ai profili comportamentali dell'interazione, considerando il nesso fra modelli astratti e situazioni reali. L'economia comportamentale, infatti, verifica sul campo, con sguardo empirico, il dipanarsi delle scelte e delle interazioni fra soggetti, offrendo sia strumenti di controllo che metodologie orientate alla prassi applicativa. Si tratta di un complemento necessario, dal momento che nella realtà gli operatori non sono caratterizzati da razionalità puramente economico-calcolante, ma anche da altri fattori che incidono sul modo e sull'esito delle loro scelte ed interazioni.
Si prevede di dedicare attenzione anche agli strumenti provenienti dalla teoria dei giochi, così come alle tecniche di valutazione dell'impatto del conflitto e del danno, considerando anche la proiezione socio-economica dei costi del conflitto. L'obiettivo di fondo di quest'ultima parte è favorire lo sviluppo di un management politico-istituzionale, imprenditoriale e professionale che sappia approcciarsi al conflitto intersoggettivo con consapevolezza degli strumenti disponibili, dei loro costi e benefici, e che sappia pertanto operare scelte efficienti e costruttive.
Nelle sue articolazioni il modulo attraverso i diversi insegnamenti:
Aspetti economici sociali e politici del conflitto
Una prima parte, di carattere più generale, offre una panoramica sugli aspeti economici, sociali e politici del conflitto, valutandone – anche con sguardo quantificativo - l'impatto, i costi e le criticità. Lo scopo è quello di formare operatori capaci di muoversi con fiducia anche negli aspetti statistico-economici legati all'analisi, gestione e soluzione del conflitto;
Elementi di Teoria dei Giochi in ambito economico
Considerando il profilo comportamentale del conflitto, la teoria dei giochi offre modelli per la lettura delle interazioni tra soggetti razionali in contesti competitivi, cooperativi. Questa parte è dedicata ad una modellizzazione astratta volta a comprendere le modalità comportamentali di soggetti razionali interagenti, con lo scopo di aiutare il discente ad organizzare le proprie ed altrui preferenze, a verificare la coerenza fra preferenze e strategie comportamentali, ad analizzare la compatibilità e l'efficienza dei risultati rispetto a preferenze e strategie adottate. Particolare attenzione viene infine dedicata alla ricerca di obiettivi complessivamente efficienti, ovvero in grado di soddisfare contemporaneamente differenti esigenze e posizioni, globalmente considerate. La dimensione “politica” dell'analisi, gestione e soluzione del conflitto viene quindi letta alla luce della “polis”, ossia della comunità civile e sociale all'interno della quale si concretizza, nei suoi profili problematici, l'accadere del conflitto e la sua possibile soluzione;
Economia comportamentale
L'ultima parte di questo modulo, che in tutte le sue articolazioni alterna didattica frontale con strumenti interattivi e di laboratorio pratico, completa il percorso formativo di carattere economico dedicando attenzione ai profili comportamentali dell'interazione, considerando il nesso fra modelli astratti e situazioni reali. L'economia comportamentale, infatti, verifica sul campo, con sguardo empirico, il dipanarsi delle scelte e delle interazioni fra soggetti, offrendo sia strumenti di controllo che metodologie orientate alla prassi applicativa. Si tratta di un complemento necessario, dal momento che nella realtà gli operatori non sono caratterizzati da razionalità puramente economico-calcolante, ma anche da altri fattori che incidono sul modo e sull'esito delle loro scelte ed interazioni.